Le coniche sono una famiglie di curve piane generate da un punto
P che si muove in modo che sia costante il rapporto tra le sue distanze: da un
punto fisso detto fuoco ; da una retta detta direttrice. Tale
rapporto è detto eccentricità (e).
Possiamo avere 3 casi:
e < 1 ELLISSE (comprendente la circonferenza con e = 0)
sono orbite limitate che riguardano satelliti e pianeti. In particolare i
satelliti hanno per lo più eccentricità molto basse.
Come vedremo in seguito ad e<0 è associata una energia totale del sistema
minore di 0.
e = 1 PARABOLA
sono orbite aperte che riguardano la maggior parte delle comete.
Ad e=1 è associata una energia totale del sistema uguale a 0
e > 1 IPERBOLE
sono orbite aperte abbastanza rare che riguardano una piccola parte di
comete e navicelle spaziali passanti in prossimità di pianeti.
Ad e>1 è associata una energia totale del sistema maggiore di 0
L'equazione di una conica in coordinate polari è:
eq 3.1
dove r e theta sono il raggio e l'anomalia mentre d
ed e sono la distanza del fuoco dalla direttrice e l'eccentricità, cioè
i due numeri reali che ne definiscono la forma (in coordinate cartesiane si
userebbero i due semiassi: maggiore a e minore b).
definendo quindi con:
ra il raggio all'apogeo (punto più vicino al fuoco)
rp il raggio al perigeo (punto più lontano dal fuoco)
a il semiasse maggiore
b il semiasse minore
d la distanza dalla direttrice
e l' eccentricità
per un'ellisse si hanno le relazioni :

eqq 3.2
eq 3.3
eq. 3.4
eq 3.5
eq 3.6
Per fissare nello spazio una conica sono necessari più dei due
numeri visti in precedenza. Preliminarmente abbiamo bisogno di fissare:
un piano di riferimento e una direzione di riferimento su questo piano.
Per il piano si possono scegliere:
a) il piano dell'eclittica per le orbite dei pianeti, asteroidi, comete,
ecc.
b) il piano dell'equatore terrestre per le orbite dei satelliti (luna e
artificiali).
Per la direzione si sceglie la direzione individuata dai punti:
centro della terra vs la posizione del sole nell'istante in cui attraversa da
sud a nord il piano dell'equatore (detto punto gamma o punto vernale o meno
opportunamente primo punto d'Ariete). Praticamente è il punto occupato dal sole
nell'istante dell'equinozio di primavera. Attualmente si proietta nella
costellazione dei Pesci (è opportuno che qualcuno informi gli
astrologi della precessione degli equinozi e della loro dabbenaggine).
Ciò premesso rimando ai numerosi siti e fonti per
approfondimenti sulle coordinate equatoriali e gli elementi orbitali (link)
L'elenco dei parametri è quindi:
due parametri per la forma dell'ellisse:
a semiasse maggiore dell'ellisse
e eccentricità dell'orbita
tre parametri per l'orientazione nello spazio:
i inclinazione del piano dell'orbita rispetto a
quello di riferimento (valori di 90° indicano orbite polari mentre superiori a 90°
e fino a 270° indicano orbite di oggetti che si
muovono in senso retrogrado opposto alla rotazione e rivoluzione della terra (antiorario).
Quest'ultimo caso è però poco frequente in quanto nella messa in orbita
si preferisce la direzione est sfruttando così l'energia cinetica
"gratuita" che ci fornisce la terra nella sua rotazione diurna.
Omega (maiuscolo) longitudine del nodo ascendente (il
punto in cui il corpo orbitante attraversa da sud a nord il piano equatoriale)
misurata come angolo sul piano di riferimento a partire dal punto gamma in senso
antiorario visto da nord. E' detta anche ascensione retta del nodo
ascendente RAAN.
omega (minuscolo) argomento del perigeo l'angolo misurato
sul piano dell'orbita tra il nodo ascendente e il perigeo nel senso del
moto del satellite.

immagine tratta dal citato "Orbital
Motion"
un parametro che svolga la funzione di condizione iniziale di
tempo vs posizione del corpo sull'orbita.
Classicamente si indica l'epoca del passaggio al perielio, ma nel caso di orbite
molto poco eccentriche è difficile stabilire esattamente questa data e si
preferisce fornire la coppia di dati: epoca e anomalia media a quell'epoca. L'anomalia
media è l'angolo misurato sul piano dell'orbita in senso antiorario tra il
perigeo e la posizione che l'oggetto avrebbe se si fosse mosso a una velocità
media costante su una circonferenza della stessa area dell'ellisse.
Alcune volte definendo un orbita classica si aggiunge un
parametro accessorio (in quanto ricavabile dai precedenti) che è il Periodo indicato
con P ovvero il tempo impiegato per una rivoluzione completa.
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